Accesso ai servizi

La bottega del maniscalco - Lou Feracaval

Demonte
Visite su prenotazione contattando la Comunità Montana (0171/955555) o il comune di Demonte (0171/95122).

Il Museo, gestito dalla Comunità Montana in collaborazione con il Comune di Demonte, è nato nel 1995 con l'intento di documentare un lavoro ormai scomparso e importante quando tutta l'attività agricola ed i trasporti prevedevano l'utilizzo dei cavalli, muli ed asini.
Il Museo è allestito in un'antica officina da maniscalco, attiva fino agli anni '70 del Novecento, di proprietà di Renato Borelli, lou feracaval della Valle Stura. L'attrezzatura esposta è di proprietà della Comunità Montana e del comune di Demonte che hanno provveduto all'acquisto per evitarne la dispersione; gli attrezzi sono stati ripuliti e riordinati da Andrè Jomini e Ettore Robbione.

Note:
Sono ormai pochi ad aver conosciuto il vecchio maniscalco nella sua angusta bottega, dove, in un angolo nero di caliggine utilizzava la vecchia forgia a muro o di ferro, con il grande mantice (i mantus) per ravvivare il fuoco; al centro c'era l'incudine (l'encusou o bigorna) con le due corna, il corno (i corn) di forma conica e la lingua (la lenga), piatta per la piegatura dei ferri. Alla parete e sotto la forgia sono esposte numerose tenaglie dalle più diverse fogge, per le barre di metallo rovente, e la più comune, la tenaia coupa, tenaglia a becco d'oca. Fra gli attrezzi sparsi, tre tipi di scalpelli (squioupel), punzoni (pounsoun), bulini (boulin), lime tonde, piatte, mezzo tonde e raspe. Un martello da forgia e la soufla, più leggero con unghia per conficcare ed estrarre i chiodi, un piccolo accessorio dell'incudine per la curvatura del ferro battuto, un rompiferro ed un taglietto da incudine per i tagli a ferro morbido. Appeso alla parete uno schiacciamosche: un manico con crini di cavallo attaccati per schiacciare fastidiose mosche e tafani, insetti che distrubano gli animali.