Accesso ai servizi

Chiesa di San Donato



Demonte

Era una delle tre antiche chiese di Demonte, costruita in paese vicino al castello. Questa posizione la avvantaggiò quando a fine Cinquecento, dopo la definitiva conquista da parte dei Savoia dei feudi dei Bolleris, filofrancesi, la chiesa iniziò un'operazione controriformistica di accentramento che portò alla soppressione dell'antica pieve di San Giovanni Battista, ai bordi dell'abitato in una direzione d'uscita e la chiesa di Santa Maria Maddalena, già priorato benedettino, nella parte inferiore del paese. L'intitolazione della chiesa a San Donato, il santo vescovo di Arezzo, titolare di altre chiese in zona, si spiegherebbe con permute avvenute nell'anno 875, sotto il regno di Carlo il Calvo. Nella bella incisione del Theatrum Sabaudiae, preparata da Giovenale Boetto nel 1666, la chiesa è ormai il centro pastorale più importante. Ricostruita tra il 1665 e il 1671 dall'ingegner Francesco Bottero sotto la supervisione dell'architetto ed incisore ducale Boetto, impegnato nel forte della Consolata, conserva nella cappella del Rosario, a destra dell'altare, un grande affresco raffigurante la battaglia di Lepanto, accostabile alle opere del pittore Giovanni Claret, a cui è attribuita anche una pregevole tela conservata nella Confraternita della Misericordia. Nel 1864 l'ingegnere Alessandro Arnaud progettò la trasformazione della chiesa da quattro a tre navate. I lavori terminarono solo nel 1906-7 con la costruzione della grande volta in cemento armato, la prima in provincia su disegno dell'ingegnere Angelo Caviglia. Nel 1908 venne affrescata dal pittore Bartolomeo Giorgis.

Note:
Vicino alla parrocchia merita una visita la Confraternita di Santa Croce, la più antica della valle, restaurata nel 1750.