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Il forte della Consolata

Demonte

Il forte della Consolata sorgeva sul terrazzo roccioso detto "il Podio" e venne abbattuto nel 1796, su decisione francese, dopo l'armistizio di Cherasco. Alle spalle dell'edificio che si affaccia verso il paese, è visibile lo scarpamento scavato nella roccia dove si trovava la Tenaglia del Ridotto di San Marcellino. Il Forte venne fatto costruire "alla moderna" su progetto di Ercole Negro di Sanfront, da Carlo Emanuele I, nel 1590, dopo la vittoria sui francesi che avevano nei feudi dei Bolleris, le loro piazzeforti. Rinforzato nel corso del '600 con moderne fortificazioni bastionate all'italiana, comprendeva tre piazze a livelli degradanti con al centro il palazzo del Governatore e la chiesa intitolata alla Madonna della Consolata. Cisterne, mulini ed un forno ne garantivano l'autosufficienza. Subì un solo assedio nell'estate del 1744, durante la guerra di successione d'Austria, quando le truppe gallo ispane lo distrussero parzialmente. Il Forte venne immediatamente ricostruito sul modello precedente, con una monumentale Porta reale e divenne una delle più significative opere di sbarramento del Piemonte, sin quando Napoleone nel 1796, ne chiese l'atterramento.

Note:
Il Forte della Consolata si raggiunge svoltando a sinistra prima di entrare nell'abitato di Demonte. La strada sterrata s'inerpica con un paio di tornanti e raggiunge l'ampia spianata del campo sportivo, un tempo occupata dalle opere esterne della fortezza.